Refugees Welcome Italia
- 09.12.2015
- Giusy De Giovanni
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Nel 2014 Mareike Geiling e Joans Kakoschke, coppia tedesca, decidono di ospitare nella propria casa un trentanovenne maliano, azione che ha dato l’ispirazione per diverse iniziative sociali. Nasce una catena di solidarietà in cui i cittadini iniziano ad ospitare, nella propria casa, i rifugiati provenienti dagli attuali contesti di crisi economica e guerra.
In un anno, oltre 780 cittadini tedeschi hanno messo a disposizione le proprie case. Nel 2014 si contano oltre 413 rifugiati accolti in : Germania, Spagna, Polonia e Austria.
L’idea è stata accolta anche in Italia, con l’associazione Refugees Welcome Italia, la quale ha creato appunto il progetto “Benvenuti Rifugiati – Refugees Welcome Italia”.
Come funziona il progetto?
Il piano di lavoro di tale disegno prevede l’istituzione di un sito internet, in cui le varie famiglie italiane possono registrare il proprio appartamento mettendolo a disposizione delle famiglie profughe disagiate. L’Associazione una volta avuta la disponibilità fa da mediatore tra il profugo e il nucleo ospitante.
Chi paga?
La medesima associazione prevede diverse metodologie di mantenimento:
• Il rifugiato si auto sostiene
• Lo Stato sostiene il rifugiato attraverso le proprie politiche di welfare federale e/o locale
• L’associazione sostiene il rifugiato attraverso le microdonazioni che vengono erogate sul sito
• Viene istituita una cassa comune tra la famiglia e l’ospite
Un’iniziativa che permetterà di evitare contrasti e di accentuare il confronto culturale tra le famiglie derivanti da etnie e processi di civilizzazione differenti. Un vantaggio per chi desidera conoscere culture differenti e chi, d’altra parte, deve conoscere la cultura di un paese in cui richiede asilo.
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