25 Novembre: STOP alla violenza contro le donne
- 25.11.2015
- Giusy De Giovanni
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Nel 1993 con la Dichiarazione sull’ eliminazione della violenza contro donne, Kofi Annan , segretario generale delle nazioni unite, affermò che finché non si supereranno le violazioni dei diritti sulle donne, non si possono riconoscere i progressi in fattori di uguaglianza, sviluppo e pace. La violenza sulle donne non conosce cultura, etnia, geografia e ricchezza.
Quando si parla di violenza non si intende soltanto una tipologia di brutalità fisica ma si tratta anche di prepotenza verbale, sofferenza sessuale e/o psicologica, privazione di libertà privata e pubblica.
L’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) e l’UE (Unione Europea) parlano di “violenza di genere” indicando una relazione squilibrata in cui vi è un desiderio di possessione e controllo da parte dell’uomo sulla donna.
Il 25 Novembre è stata scelta come data contro la violenza sulle donne, durante l’Assemblea Generale n° 54/134 del 17 Dicembre 1999, in memoria delle tre sorelle Mirabal, uccise e violentate il 25 Novembre 1960 in Repubblica Dominicana.
Spesso le prime pagine di giornali, si aprono con notizie di violenze di genere. Le più frequenti riguardano casi che si sviluppano in ambito familiare: padri, ex mariti, mariti, fratelli, mutilazioni attraverso pratiche obsolete; oppure di casi sul luogo di lavoro: molestie da parte di un collega o dal proprio datore di lavoro.
L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), inoltre, propone la propria attività come servizio attraverso cui migliaia di volontari sparsi su territorio italiano, entrano in contatto con le vittime che a loro volta, possono farsi forza nel denunciare i propri aggressori.
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Tags: diritto privato, donna, genere, violenza